Video Belli e dove trovarli #82
Come scegliere i Talent per i video Hero. L'esempio di DIO, no, non Lui
Ciao amic*
sto registrando un podcast con gli Avangers 🦸♂️ del marketing e della comunicazione italiana e mi sto divertendo un sacco. Si parla di brand, di content, di talent, di piattaforme, di storytelling, di Ai e in una puntata anche di un team robot che dominerà il mondo.
Se non lo sapevi, sallo.
In questa puntata con Alberto Maestri oltre a elogiare quel bono di Brad Pitt e a offendere il video della Apple con madre natura (al Gazza è piaciuto, ma secondo me mente) abbiamo anche parlato del difficilissimo compito di accostare un Talent ad un Brand, senza che il primo faccia ombra al secondo.
Un esempio virtuoso che vi ho già fatto vedere è questo
Ma uscendo dal seminato del marketing c’è altro che voglio portarvi per arrivare alla definizione di quale sia la ricetta giusta per far sì che quell’inserimento (quasi sempre voluto per il seguito che garantisce più che per metriche di armonia artistica) porti davvero valore all’oggetto video.
Preparati, la prendo larga.
Siamo nel 2006 e i Tenacious D sono già discretamente famosi grazie ad un primo album, un primo tour e ai primi progetti cinematografici importanti di Black. In quell’anno però esce Tenacious D e il destino del Rock e tutti noi devoti del Metallo sentiamo un fremito nella Forza.
Il film ha alti e bassi, un intro e una chiusa altissimi, di livello celestiale e tutta una parte centrale quantomeno dimenticabile. Proprio nell’intro assistiamo all’inserimento di due Talent in due piccoli ruoli che però spingono la percezione del video verso il livello Leggenda.
Meat Loaf interpreta il religiosissimo padre del giovane metallaro JB. Se non state accostando un volto al nome del cantante vi dò una mano
Già mettere una camicia a Meat Loaf e farlo sedere capotavola con le mani giunte in preghiera è un atto di strafottenza zubllime, ma il punto più alto arriva con l’ingresso di DIO. No, non Lui, lui ⬇️
Dopo aver preso qualche bella cinghiata nel di dietro, il giovane JB si rivolge in preghiera al suo nume tutelare, Dio appunto che prende vita da un poster attaccato dietro alla porta e lo invita a scappare dall’oppressione della sua casa per trovare fortuna ad Hollywood.
Il target a cui il film parla sono i rockettari e i metallari di ogni età, e per tutti loro (per tutti noi 🤘) vedere un mito vivente come DIO (l’ho riletta e ho riso) interpretare se stesso in un film che è un inno ai valori del metallismo è un qualcosa che appunto, spinge la percezione del tutto verso la bellezza.
L’utilizzo del Talent (persona riconoscibile per meriti altri rispetto a quelli della content creation) alza il livello di ingaggio del video quando va a solleticare corde di interesse del nostro target che lo riconosce come soggetto in armonia con i propri valori.
Meglio ancora se quel Talent riaccende un ricordo (#nostalgia) che ci connette con il soggetto del racconto.
Certo io sto fantasticando in un bellissimo mondo a budget infiniti, però almeno qui, lasciatemelo fare.
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Grazie per essere un* di questi 🙏
e ricordati di sorridere
perché come dice Cognetti, se sei allegro ti si nota di più:
Aveva addosso un buonumore che in un bar di fondovalle in novembre era come una camicia hawaia-na
La Creatività ha un ROI altissimo 🦄
Tanto wirdismo in questa Creatività, piena di spunti di crafting: il suo arrivare rotolando, la sua paresi facciale (credo il sorriso sia una maschera in vfx), l’emoji preghiera. Quando l’execution eleva.
Ma la bellezza del coro classico che intona “Fake Fake Fake”? Mi sono identificato nel target che all’interno di una GDO trovandosi davanti ad un palese fake sottoprezzato cede all’acquisto della vergogna, ma adesso che ho visto ciò non so se in futuro riuscirò ancora a sentirmi confort nel peccato.
E’ un rifacimento, arricchimento, di un vecchio film della Cadbury. In sintesi, hanno preso un vecchio spot che continua ad essere riconosciutissimo in UK e lo hanno reso aderente al nuovo brief per il bicentenario (immagino il giubilio del DirMarketing che ha abbattuto i costi). Il nuovo intro che celebra il passaggio del tempo non è che sia sta botta di creatività ma il resto rimane una roba strappastorie che a me disegna sempre un sorrisone in faccia.
Netflix capolavoro, perché come tutte le Creatività davvero utili entra in connessione con il nostro vissuto e tutti guardandolo ci entriamo un po’ dentro. Bravi, bello, bis
Cose belle trovate in giro 🔎
Prendetevi 2 min e 30 (lo so vi sembrano un’eternità, ma è sbagliato, potete farcela) e rilassatevi con questi spicchi di vita lenta
Un viaggio nel mondo malato dell’auditel
Una contronarrazione sul business della crescita personale. Fare docce fredde mi è sempre sembrata un’inutile ulteriore crudeltà. Perché tanto odio?
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